Percorso

A Quartu cercasi attori disperatamente

 Attori in erba. “Una mela al giorno”, il cortometraggio, prodotto dalla Abaco e finanziato dal Comune di Quartu Sant’Elena, per la regia di Emanuela Cau, ha attirato l’attenzione di giovani dai 14 ai 19 anni. Ragazzi e ragazze hanno deciso di stare dietro alla cinepresa per toccare con mano il mondo del cinema. Non vogliono più subire il grande schermo da spettatori ma esserne parte integrante. Una passione, quella cinematografica, da sempre molto chiara nella loro testa. Tra loro c’è già chi ha avuto esperienze nel mondo dello spettacolo ma anche chi è alle prime armi. C’è chi è coinvolto di più dalla recitazione e chi dalla sceneggiatura, chi ama arti come il canto e chi vuole utilizzare la passione per la scrittura per poi "virarla" nel ruolo di attore. Diversi i loro caratteri: c’è la ragazza determinata e dolce e quella più spregiudicata, c’è chi è eclettico e chi da donna vuole calarsi in ruoli prettamente maschili. C’è chi è controcorrente e ama la settima arte e chi vuole utilizzare il cinema per uscire da se stesso e inventarsi nuovi personaggi.

 Emanuela Cau, regista del corto “Una mela al giorno”, li ha incontrati diverse volte prima di iniziare a lavorare con loro. Ecco i loro racconti. «Amo il cinema, il canto e tutte le forme di spettacolo - spiega Giulia Scano - la possibilità di interpretare un ruolo mi entusiasma anche per la possibilità di calarmi nella psicologia di un’altra persona». «E’ un’iniziativa nuova, non capita tutti i giorni avere questa possibilità - sottolinea Federica Onnis - Una buona occasione per conoscere un mondo che potrebbe anche diventare un lavoro». Entusiasmo e coinvolgimento leggibile nello sguardo di tutti i giovani attori in erba. «Io avevo già partecipato a progetti teatrali - racconta Francesca Delunas - lavorare ora in questo corto mi dà la possibilità di entrare in contatto con gente molto competente e non posso che imparare sempre di più. E’ una sfida con me stessa, voglio verificare se posso avere delle capacità anche come attrice». «A me non interessa apparire - ha chiarito Francesca Pani - ho la passione per il cinema, ma anche per il canto e il teatro, sin da quando ero piccola. Non guardo i film come una semplice spettatrice, ma cerco di essere critica, di analizzare i ruoli e la recitazione soprattutto per imparare. Non potevo farmi sfuggire quest’occasione e voglio dare il massimo per trarre il maggior risultato».

 Incuorisita dal set anche Giorgia Vacca. «Non sono mai stata dietro a una cinepresa, mi piace il cinema e sono motivata. Inizialmente era solo curiosità, ma ora il mio impegno è massimo». «Avevo saputo da una mia amica che stavano facendo dei provini e così eccomi qui - spiega sorridente Francesca Vecere - Il teatro in realtà è la mia grande, vera passione, ma non potevo perdere l’occasione del cinema, che considero come un buon strumento per riuscire a superare me stessa, i miei confini». Solo due i ragazzi del cast: Riccardo Murgia e Roberto Mallò. «Amo recitare - confida l’eccentrico Riccardo - ho già avuto esperienze teatrali, ma ho colto l’occasione al volo, per cui per me è la prima esperienza cinematografica. Chissà che in futuro non possa realizzare il sogno di diventare attore!». «Sin da quando ero piccolo ero attratto dal mondo dei film - confessa, infine, Roberto- ho scritto anche delle sceneggiature amatoriali. Mi diverte e ora sto seguendo questo laboratorio per fare un’esperienza nuova, che, di sicuro, mi arricchirà culturalmente». Applausi.
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