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Il fiato corto di Shortvillage

 
Il fiato corto di Shortvillage
Uno dei portali più famosi sul cinema, il mese prossimo, chiude i battenti. Brunali, il suo webmaster, ci spiega perché. "Il segreto è aprirsi al pubblico, creare contatti". di Arianna Salari

 Tira un'aria funesta nella redazione romana di Shortvillage, uno dei principali portali internet di cinema, interamente dedicato al tema dei cortometraggio. Il sito, purtroppo, chiude i battenti il prossimo mese e non sembra ci siano segnali in grado di contraddirre questa triste prospettiva. Ce lo conferma con rammarico Graziano Brunali, il web master del sito, che ha collaborato a questo progetto sin dall’epoca della sua creazione.

Il fiato corto di Shortvillage
Uno dei portali più famosi sul cinema, il mese prossimo, chiude i battenti. Brunali, il suo webmaster, ci spiega perché. "Il segreto è aprirsi al pubblico, creare contatti". di Arianna Salari

 Tira un'aria funesta nella redazione romana di Shortvillage, uno dei principali portali internet di cinema, interamente dedicato al tema dei cortometraggio. Il sito, purtroppo, chiude i battenti il prossimo mese e non sembra ci siano segnali in grado di contraddirre questa triste prospettiva. Ce lo conferma con rammarico Graziano Brunali, il web master del sito, che ha collaborato a questo progetto sin dall’epoca della sua creazione.
 
Come è possibile che un sito così vivo e importante possa chiudere? Come si è arrivati alla decisione di interrompere l'attività?

Shortvillage chiude, naturalmente, a causa di problemi economici. Purtroppo, infatti, già da alcuni anni si era verificata una crisi che poi è andata peggiorando fino a portarci alla decisione di sospendere il sito. La verità è che, essendo il nostro un sito auto finanziato, siamo stati travolti da realtà come Youtube, dove non si paga una lira.
 
Avete cercato delle soluzioni alternative per riuscire ad ottenere dei finanziamenti?
Abbiamo tento diverse strade, provato a chiedere dei finanziamenti europei e a recuperare delle risorse pensando di far pagare i giovani registi, ma è stato tutto inutile: non siamo riusciti a ottenere alcun finanziamento europeo, nessuno ci ha ascoltati. Probabilmente non siamo stati abbastanza bravi, non riusciamo a muoverci abbastanza bene per ottenere qualcosa attraverso questo genere di canali. Sono delle lobby, non è facile. Anche l’idea alternativa di rivolgerci ai  giovani registi non ha funzionato, presumibilmente perché non c’è una base abbastanza ampia di filmaker e, tra i giovani  registi ci sono parecchi squattrinati, com’è facile immaginare. Insomma, non ce l’abbiamo fatta, ed è veramente un peccato vedere andare in fumo il lavoro di tanti anni.
 
Perché è stato così difficile  per un sito come Shortvillage sopravvivere?
Non è facile mantenere in piedi una redazione come la nostra che, nei momenti migliori è arrivata ad avere ben dodici collaboratori. Shortvillage è un sito di nicchia: tutti i siti di nicchia faticano tantissimo a  rimanere a galla. Uno magari pensa che riuscirà a conquistare l’attenzione dei giovani, si muove  per creare dei servizi diretti a conquistare la loro attenzione ma poi scopre che i giovani sono sempre squattrinati e poco fidelizzabili. Infatti non a caso numerosi servizi di Shortvillage alla fine erano richiesti soprattutto dagli organi di stampa, dai giornalisti.
I portali che vanno per la maggiore e con buone possibilità di successo sono sicuramente quelli generalisti; per i siti di nicchia, invece, il rischio di arrivare ad una chiusura rimane sempre elevato. A meno che la nicchia a cui ci si rivolge non sia un una nicchia che è disposta a spendere davvero tanto. Un'altra soluzione può essere quella di ottenere dei finanziamenti pubblici. Ma non ci sono tantissime alternative.
 
Quali consigli potrebbe offrire ad un giovane sito che intende portare avanti un progetto simile al vostro?
Suggerirei di aprirsi al cinema con la C maiuscola, cercando di creare dei legami soprattutto con realtà concrete e produttive, con associazioni del settore, ad esempio, ma senza trascurare di impegnarsi a trovare dei finanziamenti pubblici. E’ molto importante, inoltre, cercare di attivare delle collaborazioni attive con festival di rilievo, capaci di attirare pubblico di appassionati e di addetti ai lavori. I festival sono buone occasioni  per creare dei  sodalizi  molto proficui con le persone. L’ideale sarebbe però, più che la partecipazione, la creazione di eventi, festival, scuole di cinema, iniziative didattiche. Insomma, per creare dei veri legami bisogna proporsi alla gente incontrandola di persona,  andandoci a parlare. Ciò è possibile soprattutto se si riesce a dar vita ad eventi legati al territorio d’appartenenza, dove l’incontro con le persone è reale, prima che virtuale.
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