Sardinia Film Festival, la vittoria dei corti
Un migliaio di persone hanno invaso Sassari per godere dell'originale manifestazione. Rosanna Castangia, presidente del Cineclub: «Un successo insperato: perchè i corti funzionano». di M.E.T.
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Premi Internazionali a "Maestro" di Thot Geza (Ungheria, sezione cortissimi); "Der lachenede hund" di Shohreh Jandajhiah (Iran, sezione corti); "Union Europea"di Andrea Caceres Koppel (Spagna, sezione open). Nella categoria Premi Nazionali, "Le lettre"di Carlo Ghigni (Torino, sezione cortissimi); "Ignotus" di Max Batoli (Roma, sezione corti); "Homo homini lupus" di Matteo Rovere (Roma, sezione open); "Nel nome del padre e del figlio" di Cesare Careddu (Olbia, sezione sceneggiature). Sono stati inoltre assegnati il Premio Giovani a Letizia Pasca con "Il cielo è pesante" e il Premio Cinema e Turismo a Bonifacio Angius con "In sa'ia", e la Targa Cinema e Solidarietà a Gennaro Testa con "Ladri di vita". Un migliaio di persone hanno invaso Sassari per seguire l'intera kermesse.
«Non ci aspettavamo tanto pubblico, i filmati sono stati graditi da tutti. - ha detto Rosanna Castangia, presidente del Cineclub. Ma è una vittoria anche per le opere escluse dalle proiezioni che saranno riproposte, all'interno del cineclub, da settembre in poi». Numerose sono state le richieste dei filmati da parte di altri Comuni. «Abbiamo avuto molti contatti - ha proseguito il presidente - soprattutto ci hanno richieste le opere dalle Proloco di molti Comuni del centro Sardegna, del nord e del sud per organizzare delle proiezioni dei filmati vincitori. Un vero successo dovuto anche dalla scoperta del corto, perché molta gente non aveva mai visto un cortometraggio, per cui finalmente, c'è anche molta curiosità».