Percorso

La prima volta di Biondini

Ha incantato la platea con la sua fisarmonica suonando davanti a un mare di cristallo. Emozionato non solo il pubblico, ma anche il virtuoso jazzista spoletino, attratto dalle onde ammaliatrici dell'Isola. "Comporre musiche per il cinema? Gran bella cosa...". di E.A.

Luciano Biondini a Creuza de Ma'

DOPO L'ARTICOLO UN FRAMMENTO VIDEO DEL CONCERTO

Creuza de Ma è il festival del cinema e della musica, un legame  prezioso che nel corso della storia del cinema si sta sempre più  affinando e che il Festival di Carloforte cerca, di edizione in edizione, di approfondire sempre di più con incontri e dibatti, occasioni preziose non solo per il pubblico  ma anche per gli addetti ai lavori che hanno modo di incontrarsi e scambiarsi le idee.

Cinemecum ha intervistato Luciano Biondini il bravissimo jazzista fisarmonicista che a Carloforte ha suonato con Javier Girotto e Rita Marcotulli.

Javier GirottoE’ appena terminato il concerto all’aperto sulla scogliera di Capo Sandalo. Come è stata l’esperienza?
Davvero molto bella. Emozionante. Un posto speciale. All’inizio è stato difficile: noi musicisti siamo abituati al silenzio, a suonare nel silenzio. Il rumore del mare, non sembra ma si sente, all’inizio mi ha creato qualche difficoltà. A metà concerto, però, abbiamo iniziato a "sintonizzarci” anche con quel magico respiro ed è stato bellissimo.

Non aveva mai suonato prima in riva al mare?
In spiaggia a Rimini, ma è stata un'esperienza completamente diversa. I posti sono sempre diversi, quando si suona c’è sempre un adattamento al luogo.

Rita MarcotulliQui a Carloforte insieme a Girotto e alla Marcotulli ha anche musicato dal vivo il film di Renoir “Nanà“ sul palco di Porta Leone.
Anche quella è stata una esperienza speciale, il mio primo approccio al cinema, quasi da compositore. Abbiamo scelto quattro brani e abbiamo improvvisato, senza fare nessuna prova prima, adattando i brani  alla scene che passavano sullo schermo.

Ha mai suonato prima per il cinema?
Ho lavorato per varie colonne sonore, ma mai come compositore. Anche in “Basilicata coast to coast" le musiche erano di Rita e io ero solo un esecutore. Con lei come con Girotto, ho un'ottima intesa. Lei lavora molto per il cinema, spero ci siano altre occasioni..

E’ difficile lavorare per il cinema?
Per me sì, non è come quando mi chiamano per i concerti, la mia attività consueta.  Nel mondo del cinema si entra attraverso porte e contatti che al momento non ho. Mi piacerebbe molto continuare.

Un momento del suggestivo concerto a CarloforteNon le basta fare i concerti e comporre musica , non è questo il modo più  bello per esprimersi?
Per me la musica è vita in ogni sua manifestazione. Io adoro suonare per i miei amici, per esempio. Suonare e comporre  per le immagini è un'altra esperienza interessante.

Ha suonato un paio di anni fa anche al Festival di Berchidda con Gavino Murgia. Anche se è nato a Spoleto il mare e la Sardegna sembrano attrarla parecchio…
Sì, la Sardegna mi piace molto. Ci trascorro sempre anche le vacanze.

Assieme alla Murino ecco dunque un'altra esca per i registi sardi che parte da Carloforte. Anche a questo servono i festival, a creare contatti e sinergie. Putroppo però a Carloforte, Marco Antonio Pani a parte, di registi sardi non se ne sono visti nemmeno di passaggio. Eppure per Cabiddu, l’isola è il luogo ideale per pensare, immaginare e creare.

 
21 luglio 2010
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