Percorso

"2009 Lost Memories" di Si-myung Lee

di Fenicio

 La trama.
In Corea  due poliziotti, uno coreano e uno giapponese, indagano sui misteriosi furti effettuati da un’organizzazione ai danni di una potentissima fondazione Giapponese che colleziona reperti archeologici.
Il contesto.
Siamo nel 2009, la Corea  è una provincia del Giappone , potenza mondiale uscita vincitrice dalla 2 guerra mondiale grazie all’atomica sganciata su Berlino insieme agli americani.

Gli appassionati di film d’azione non resteranno delusi da questo bel film, a cui si perdonano gli imbarazzanti, a volte,  eccessi di nazionalismo coreano.
Sin dall’inizio infatti le inquadrature di quelli che dovrebbero essere i cattivi “terroristi” ci fanno capire quanto sia aperta ancora oggi la ferita della dominazione giapponese della Corea, terminata nel 1945. (E’ del mese scorso infatti l’incidente diplomatico tra la Corea del sud e il giappone sulle donne coreane costrette a prostituirsi per i soldati giapponesi). L’organizzazione autrice dei furti è un gruppo di patrioti coreani che da 100 anni cerca di cambiare il corso della storia, dal giorno in cui fallì , nel 1909, l’attentato al governatore giapponese della Corea.
Le coreografie delle sparatorie sono notevoli, soprattutto quella iniziale in stile SWAT, con assalto al palazzo.
Ma se le scene d’azione non hanno niente da invidiare al cinema di Hong kong, ciò che stupisce è l’abilità nel miscelare componenti letali come il patriottismo, la fantascienza, l’action movie, l’amicizia, in un film bello da vedere, senza cadere nel ridicolo come fanno gli americani.
I due protagonisti da amici diventeranno nemici costretti a tornare indietro nel tempo per cambiare la storia. I temi sono quelli di sempre, cosa farei se tornassi indietro nel tempo? Eviterei le bombe atomiche? E’ piu forte l’amicizia o l’amore per la mia nazione?
Alcuni passaggi del film sono notevoli, come i titoli di testa che con finti materiali d’archivio, ricostruiscono i finti passaggi storici più importanti, come l’entrata nel 1960 del Giappone nel consiglio di sicurezza dell’Onu come membro permanente, o i mondiali di calcio in Giappone nel 2002.
Il film scorre bene su una sceneggiatura robusta, il montaggio alternato della morte della bambina coreana con la bambina giapponese che festeggia con il papà farà storcere il naso agli spettatori più smaliziati, ma se pensiamo allo scandalo o alla censura che film simili sull’occupazione italiana o francese in  Africa hanno suscitato da noi, possiamo goderci questo film in cui i nazionalismi altrui non ci riguardano.
Disponibile su dvd, mai uscito in sala in Italia.

P.S. questo articolo si intende scritto con la filosofia di wikipedia, chiunque ravvisi delle imprecisioni, o voglia apportare correzioni, può farlo.

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