La rappresentazione della Resistenza ebraica nel cinema
I parte: La II guerra Mondiale e il Secondo Dopoguerra (1945 – 1961). di Alessandro Matta
![Ulica Graniczna Ulica Graniczna](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/20_04_10/ulica.jpg)
La più grande dimostrazione di forza fu la rivolta del ghetto di Varsavia, dall'aprile al maggio del 1943, mentre stava per iniziare la liquidazione totale del ghetto con le ultime deportazioni verso i campi di sterminio. La ŻOB e altre organizzazioni più piccole resistettero ai nazisti per 27 giorni, prima di essere tutti sterminati. Ci furono anche molte altre insurrezioni armate nei ghetti, di cui però nessuna ebbe successo.
Ci furono tentativi anche nei campi di sterminio. Un esempio è dato da rivolte come quella di Sobibor del 14 ottobre 1943 o la rivolta dei sonderkommando di Birkenau dell’ottobre 1944 .
Il cinema occidentale ha iniziato a rappresentare la Resistenza ebraica al Nazismo in maniera si può dire definitiva solo a partire dagli anni ’80. Fino ad allora poche pellicole si erano addentrate in tale argomento.
Negli anni del II dopoguerra, soprattutto in certi tipi di cinema come quello italiano, incomincia a diffondersi lo stereotipo della "passività ebraica", in base al quale gli ebrei si sarebbero lasciati portare "al macello come le pecore".
![Frodon Frodon](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/20_04_10/frodon.jpg)
Il cinema dell’Est costituisce invece una particolare eccezione, specie per alcune pellicole:
nel 1947, la futura Germania Est vede la nascita di una curiosa pellicola di Fredersdorf Herbert "Lang ist der Weg" - "La stada è lunga" recitato in yiddish, in tedesco e in polacco (e anche per questo il film non circola in tutte le sale ma solo in circoli ebraici soprattutto Ashkenaziti). E’ il primo film in cui si parla abbondantemente di Auschwitz; si fa riferimento al "vissuto" ebraico delle vittime, ai rapporti conflittuali tra ebrei e polacchi e alla Resistenza ebraica al Nazismo.
Nel 1948, Aleksander Ford, l’uomo forte del cinema polacco, il direttore del "Film Polski", colui che aveva dato alla luce il famoso documentario sulla liberazione del KL-Majdanek, realizza un’opera fondamentale "Fiamme su Varsavia" – "Ulica Graniczna", ovvero il primo film sul ghetto di Varsavia. E sulla rivolta in esso avvenuta nel 1943.
![Samson Samson](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/20_04_10/samson.jpg)