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Percorso

"I Puffi" di Raja Gosnell

 
''I Puffi'' locandina"Ma non hai una rubrica su cinema e fumetti?" mi ha chiesto un' amica pochi giorni fa. "Si" rispondo. "Quindi devi scrivere la recensione sui Puffi". Fregato. Effettivamente non ci stavo pensando ma, si, i puffi sono un film e provengono dal mondo dei comics. E lo devo ammettere, nella mia infanzia, erano presenti nel Corriere dei piccoli, quindi ne ero anche un frequente lettore.
E allora divertiamoci, e immergiamoci nel mondo puffesco, popolato da piccoli omini blu, che vivono in un ambiente un po' medievale, abitano nei funghi di una foresta e parlano usando il termine "puffo" come aggettivo, nome o verbo. Come nascono i puffi, dal punto di vista creativo?
La leggenda vuole che nel 1958, Pierre Culiford, in arte Peyo, un fumettista belga, chiese a un amico di passargli il sale. Non ricordando il nome esclamò qualcosa come "Passe-moi le… schtroumpf". "passami il… puffo". Divertito l' amico rispose "Ecco il tuo puffo. Quando avrai finito di puffare, ripuffalo al suo posto!".
 
Pierre Culifors ''Peyo'' al lavoroQuesto gioco si ripete e suggerisce l'idea a Peyo. Nella sua striscia a fumetti "Johan & Pirlouit", due personaggi medievali che nei loro viaggi si imbattono in popoli e situazioni avventurose, pubblicata su Le Journal de Spirou, il 23 ottobre 1958 (hanno appena compiuto 53 anni) i due protagonisti evocano gli Schtroumpf. Seguiranno quindi delle storie realizzate in collaborazione con Yvan Delporte, a partire dal primo racconto: "I Puffi neri". Rispetto al primo racconto la grafica si fa più tondeggiante. Dopo una prima uscita sulla rivista "Tipitì"  per la casa editrice Dardo, dove erano chiamati "Strunfi", gli gnomi blu approdano in Italia appunto nel Corriere dei piccoli, dove vengono ribattezzati Puffi, pare per evitare l'accostamento tra la parola Strunfo e… un insulto che penso potete immaginare. Il termine Puffo era decisamente più adatto e .. buffo.
 
''I Puffi'' fumettoAlla fine degli anni 70 i Puffi arrivano in America e nel 1981 la NBC trasmesse una serie animata prodotta da Hanna- Barbera, rendendoli quindi famosissimi e i cartoons ricevettero vari premi Emmy. La trasmissione è finita nel 1990.
Yvan Delporte è morto nel 1992, mentre Peyo è recentemente scomparso, nel marzo del 2007 a Bruxelles. Un primo film d'animazione sui Puffi fu realizzato nel 1965, 90 minuti in bianco e nero. E nel 1976 fu realizzato "Il flauto a sei puffi", adattamento della prima storia in cui apparvero i nostri eroi.
I Puffi sono un intero villaggio, tra i più importanti ci sono il Grande Puffo che pare abbia 542 anni, la Puffetta, unica femmina (e se molti si chiedono come mai sia l'unica, ecco il motivo: il loro accerrimo nemico Garganella la creò per mettere i Puffi gli uni contro gli altri ed era quindi malvagia.
 
''I Puffi''Ma il Grande Puffo la fece diventare una vera Puffa buona), il Puffo Pigrone, il Puffo burlone e così via. Il censimento attuale conta ben 106 Puffi. Tutti di un'età di 100 anni.
Il loro peggior nemico è lo stregone Gargamella, con la sua gatta Birba. Figlioccio del potentissimo mago Baldassarre vive in un castello decadente nella foresta. È sempre alla ricerca di sei puffi, che bolliti nel veleno di serpente creerebbero l'ingrediente fondamentale della pietra filosofale per trasformare metalli in oro. Sappiate che anche Umberto Eco ha scritto un saggio sulla semantica della lingua puffa.
E il film? Si tratta del primo film sui Puffi in cui la animazione (ora digitale) si sposa con il reale.
 
''I Puffi''Prodotto dalla Sony e Columbia Pictures, per la regia di Raja Gosnell (il non riuscitissimo "Scooby-Doo" "Alvin Superstar"). La sceneggiatura è affidata a David Stem e David N. Weiss ("Shrek" 2 e 3). I Puffi, per fuggire a Garganella (Hank Azaria) finiscono in una grotta magica, in cui un portale magico li teletrasporta nel tempo e nello spazio, portandoli a New York, Central Park. Una coppia di sposi, Patrick e Grace Winslow (Neil Patrick Harris e Jayma Mays) li aiuteranno a togliersi dai pasticci. È prevista una trilogia. La critica americana è stata abbastanza impietosa, è stato detto che la trama è troppo semplice. Ma insomma… dovrebbe essere un film per bambini. E i bambini lo hanno apprezzato. 
 
''I Puffi''Il successo di pubblico, infatti, è stato immediato e l'incasso stratosferico. E sebbene spesso il successo di pubblico non rende per questo un prodotto buono, per quanto mi riguarda la realizzazione dei Puffi è altamente godibile e divertente. Garganella? Perfetto. Aspetto, movenze, Azaria si può dire che è si è puffato... ehm tuffato nella parte. Se le previsioni della critica erano puffose… ehm disastrose, il film in pochi giorni ha sfiorato i 500 milioni di dollari. Molti anche i riferimenti ad altri film, splendida la Puffetta Marylin. Forse si poteva spingere di più sulla comicità. Anche se l'azione nel negozio dei giocattoli è notevole, specie quando un Puffo scambia gli smarties azzurri per escrementi di Puffo. Qualche punto debole c'è, come il concertino rock e rap, un po' infilato a forza, anche se il Puffo rapper ovviamente diverte. Beh, mi sono divertito e ho passato dei puffi momenti. Senza aspettarsi troppo. Ehm. Sto puffando troppo. Datemi il 5. Anzi il 4. Tanti puffi a tutti.

 
 
26 novembre 2011
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