Lo studio della cultura ebraica tramite la fonte audiovisiva in Sardegna: il caso della videoteca A.N.E.D. di Cagliari
di Alessandro Matta
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Spesso, coloro che si occupano di fare storia, in particolare gli insegnanti, si interrogano sull’ efficacia di “fare storia” con il linguaggio cinematografico, assegnandogli un ruolo marginale, nonostante sia non “pericoloso”, giudicandolo un mezzo “illusorio”, quindi inaffidabile.
Perchè, allora, “fare storia” con i film , o meglio con le immagini in movimento? Principalmente questo mezzo espressivo ci permette di portare alla luce elementi preziosi che, altrimenti, rimarrebbero nascosti. Non siamo, dunque, dinanzi a uno strumento sostitutivo: il film, come sostiene Pierre Sorlin, non sostituisce mai il testo scritto , ma offre un altro sguardo sulla storia proprio perchè la “mette in scena”, ovvero la “rappresenta”. La “messa in scena” permette di inserire un periodo storico nello spazio, più precisamente, in un quadro geografico corretto; a questo proposito, altri mezzi espressivi più utilizzati, come la lingua, la testimonianza orale, il testo scritto, non possono vantare la medesima efficacia. Non è possibile, per esempio, rifarsi al campo di concentramento, alla Shoah o alle persecuzioni antisemite nel corso della storia , se non rifacendosi a delle immagini degli stessi avvenimenti fornite da documentari o da finzioni cinematografiche.
L'immagine, dunque, è un veicolo privilegiato della memoria, tanto da essere ritenuta una “fonte storica” privilegiata; da qui l'alto valore didattico di questo mezzo, perchè permette di condurre lo studente a visitare il passato, quando non il presente.
Ciò che rende efficace, nonché attraente, questo mezzo costituisce , nello stesso tempo, come rileva Ortoleva, il suo limite, che si individua nella mancanza di una netta linea di demarcazione tra reale e fantastico, tra racconto e riproduzione. Da ciò si deduce, tra l'altro, anche la ragione per cui nel momento della sua utilizzazione , un insegnante non dovrebbe mai rinunciare alla sua fondamentale funzione mediatrice.
E' proprio in questo contesto che si inserisce il lavoro da me svolto in questi anni con l’associazione nazionale ex deportati nei campi nazisti (ANED), che mi ha portato a un approfondimento radicale dello studio della storia ebraica e in particolare della Shoah per mezzo di quella preziosissima fonte di ricerca fornita dallo strumento cinematografico. La videoteca dell'ANED nasce ufficiosamente nel 2000, all'interno della sede di Cagliari con lo scopo di diventare una “videoteca della memoria” con tutti i titoli sulla Shoah e la deportazione nei campi nazisti, suddivisi fra fiction, sceneggiati televisivi, documentari e inchieste televisive. In un secondo momento, il lavoro di raccolta dei titoli si è allargato a tutto l'ebraismo, trasformando la cineteca nella piu' grande collezione di film a tema ebraico in Sardegna. Oggi è costituita da migliaia di vhs e dvd di fiction, documentari e inchieste televisive, moltissime anche in lingua originale, sui molteplici argomenti della cultura ebraica: Shoah, resistenza ebraica, storia della seconda guerra mondiale, religione e cultura ebraica, comicità ebraica, lingua, cultura e attualità di Israele, antisemitismo, razzismo. La videoteca è suddivisa in quattro settori, uno per le fiction, uno per i documentari e le inchieste televisive, uno per i capolavori del cinema Yiddish e uno riservato alle puntate della rubrica di cultura ebraica “Sorgente di Vita”.
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Il lavoro di raccolta nel mio archivio cinematografico si è confrontato anche col mondo dei circoli del cinema, nella realizzazione di rassegne cinematografiche sulla Shoah o l'Ebraismo. Non posso non citare , a tale proposito, il meraviglioso lavoro compiuto finora col “Circolo del cinema Charlie Chaplin” di Cagliari, col quale è stata realizzata negli ultimi anni l'interessante rassegna “Immagini della Shoah” giunta ormai alla IV edizione, che ogni anno, in occasione della fatidica settimana della “giornata della memoria”, il 27 gennaio, propone al pubblico una serie di approfondimenti: dalla rassegna sul cinema francese e la Shoah a quella sul cinema polacco e la Shoah per arrivare alla prossima rassegna, in programma a gennaio 2009, che sarà un approfondimento sulla figura di Adolf Hitler nel cinema di finzione.
![Tom Cruise/Claus Von Stauffenberg Tom Cruise/Claus Von Stauffenberg](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/operazionevalchiria/valchiria2.jpg)
Come non vedere quindi, in tutte queste iniziative, una vera e propria nuova prospettiva di ricerca, di approfondimento, di conoscenza della cultura ebraica e della Shoah.
La videoteca ANED di Cagliari è divenuta una preziosa risorsa per lo studio dell'Ebraismo nell'Isola, anche se non è esente dai problemi, la mancanza di una sede fissa e l'utilizzo come sua sede di un’ abitazione privata, che rischia di non essere più in grado da un momento all'altro di contenere un archivio, sempre piu' grande. In secondo luogo, l'assenza di collaboratori diretti e la mancanza di un finanziamento pubblico, che pure servirebbe per un centro culturale di questo tipo. Nonostante tutto, la ricerca prosegue , andrà avanti sullo stesso tenore di risultati.
A voi tutti un ringraziamento per avermi invitato al convegno permettendomi di portare questa mia testimonianza sull'approfondimento dello studio dell'Ebraismo tramite mezzo cinematografico. Grazie a voi tutti!