Perché questa grande insistenza sui giusti?
![Il Trio Lescano Il Trio Lescano](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/triolescano.jpg)
Ricordo le parole di Marcello Pezzetti in un’ intervista fattagli da Gadi Luzzato Voghera nel 1994: “in Italia non è effettivamente fino ad oggi passato un discorso serio che affronti quanto accaduto durante la Shoah da un punto di vista cinematografico di fiction”.
![Shoah Shoah](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/nottedeicristalli/cristalli1.jpg)
E’ evidente l’assenza di ogni riferimento alle precedenti leggi razziali fasciste del 1938 (solo in una scena, quella in cui Massimo presenta a sua madre la fidanzata Giulia, si fa un esplicito riferimento alle leggi razziali, spiegando come Giulia non possa più dare esami universitar,i da cinque anni a quella parte, perché ebrea) . E’ chiaro come in questo film ogni responsabilità della deportazione del 16 Ottobre venga interamente rimessa ai nazisti. Sotto questi punti di vista dunque, il film di Lizzani rappresenta un’ occasione persa. Con gli anni la situazione non migliora, anzi regredisce.
![''Il giardino dei Finzi Contini'' ''Il giardino dei Finzi Contini''](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/finzicontini.jpg)
Ma, è dal 1983 con la pellicola “Assisi Underground” di Alex Ramati, incentrata su un frate francescano che salva degli ebrei tra il 1943 e il 1945 nella città di San Francesco, che esplode il boom di pellicole incentrate sui giusti Italiani. Da “Perlasca” di Negrin a “Senza Confini” di Costa, passando nuovamente per Alberto Negrin con il suo recente “L’Aviatore” le pellicole sugli ebrei Italiani o salvati da Italiani son state numerosissime. Molte meno le pellicole che abbiano realmente focalizzato la realtà delle leggi del 1938 o della Shoah italiana senza lasciarsi andare verso la questione dei salvati, ma piuttosto parlando dei sommersi.
![''Assisi Underground'' ''Assisi Underground''](images/stories/R/RECENSIONI/MATTAALESSANDRA/assisiunder.jpg)