“Knowledge is the Beginning”, continua il sogno di Baremboim e Said
Ospitare a Cagliari un concerto della Western-Eastern Divan Orchestra. La proposta dal nostro corrispondente a New York, Pietro Porcella
Ci sono spesso dei film interessantissimi e inediti per gli Stati Uniti all'Italian Academy for Advance Studies guidata dalla sarda Barbara Faedda a New York nel teatro della Casa Italiana sulla Amsterdam Avenue e la 116 st. a Manhattan. L'incontro con gli autori o i protagonisti del film stesso arricchiscono e fortificano la visione nel grande teatro.
Ne è un esempio la proiezione di Knowledge is the Beginning un film sulla collaborazione tra il famoso direttore d'orchestra e pianista israeliano Daniel Baremboim e il teorico e letterato palestinese Edward Said. Un film di estrema attualità oggi che la guerra si inasprisce tra Israele e Palestina e che coinvolge a folate tutti gli altri paesi arabi della fascia araba. Il film racconta l'impresa da Nobel della pace tra i due grandi artisti e teorici della musica dei due paesi perennemente in guerra. La loro missione: formare e far crescere una orchestra interamente composta da eccellenze musicali giovanili dei vari paesi arabi come Palestina, Israele, Giordania, Siria, Persia, Egitto, Libano, Marocco, Saudi Arabia. Una impresa apparentemente impossibile ma che i due 'amici fraterni' sono riusciti a portare avanti e realizzare nel 1999 in tempi brevi e in campo 'neutro' ovviamente, stando di base a Berlino o in Spagna.
La Wedo (Western-Eastern Divan Orchestra) è stata formata prendendo il nome da una collezione di poemi di Goethe ispirato dal poeta persiano Hafiz. È una storia a lieto fine che doveva essere solo un esperimento, ma che tutt'ora resiste dopo 15 anni. La selezione e l'arruolamento in orchestra per una quarantina di orchestrali avveniva e avviene regalando borse di studio ai più meritevoli nel proprio paese per portarli a vivere nei campus della città europea che li accoglie e poi in tournee mondiale, stando fianco a fianco mattina, sera e notte, con i compagni provenienti da altri paesi, spesso nemici. Il carisma di Boremboim, acclamato Direttore dell'Orchestra filarmonica di Berlino e la veemente leadership del Prof. Said così ben documentate nel film, sono coinvolgenti e commoventi. Le immagini storiche dei loro primi incontri, del loro scambio di teorie e progetti , della sua realizzazione, sono una testimonianza di una impresa poco conosciuta, che oserei paragonare all'opera di Nelson Mandela per abolire l'apartheid in Sud Africa prima di guidarla politicamente e vincere il Nobel della pace.
Il sogno della Fondazione Borembaim-Said sembrava poter svanire dopo la repentina morte di Edward Said nel 2002 a causa di una leucemia fulminante, ed invece la forza e la continuità del seme da lui piantato si è andata solidificando grazie all'immensa guida di Maestro Borembaim accompagnato da quel momento in poi da Miriam Said, moglie del Prof. Edward. È lei che da quel momento ha preso la guida organizzativa della Divan Orchestra e la vicepresidenza della Baremboim-Said Foundation.
Il film-documentario, le cui riprese durarono sette anni fu presentato dal regista tedesco Paul Smaczny (Emmy prize winner) durante l'international film Festival Senza Frontiere nel 2008 organizzato dalla scrittrice Fiamma Arditi autrice del libro Buongiorno Palestina ed oggi corrispondente da New York per La Stampa di Torino. Un gran pezzo di giornalismo le testimonianze esclusive raccolta dal regista tedesco che pubblicò anni prima un altro documentario musicale di successo Claudio Abbado, Hearing the Silence. Commovente la visione dello sforzo comune di questa 'famiglia' di giovani musicisti guidati in tutti i sensi da Barembaim che valicare le barriere dell'odio e della guerra tra i popoli, col semplice messaggio di serenità e amore lanciato dalla musica corale, quella sinfonica in particolare, dove ogni elemento dell'orchestra gioca il suo importante ruolo. L'apoteosi e il raggiungimento massimo dell'impresa della Wedo (Western-Eastern Divan Orchestra) si era raggiunto al termine della tournee 2006 con l'esibizione decisa e realizzata all'ultimo (grazie al Governo spagnolo che dotò di passaporto onorario spagnolo i musicisti israeliani per poter entrare in Palestina) con un concerto da tutto esaurito a Ramallah in Palestina. Significativa la scelta. La 5° sinfonia di Beethoven anche detta del Destino.
L'incontro-dialogo susseguente il film documentario di due ore e mezza ha esaltato ancor più il foltissimo pubblico con le testimonianze oltre che di Mariam Said e Paul Smaczny anche quelle dirette di alcuni giovani musicisti dell'orchestra, come il clarinettista e compositore siriano Kinan Azmeh, la graziosa violinista libanese Layale Chaker, il violoncellista israeliano Elad Kabilio e la violinista bimba prodigio palestinese Tyme Khleifi che iniziò a 7 anni al Conservatorio di Ramallah West Bank, fu la prima palestinese ad entrare nella WEDO Orchestra e dopo gli studi in Germania e alla Bard College ha ora preso un Master in Education alla Harward University. Sarebbe auspicabile che il sovraintendente Meli del Teatro Lirico di Cagliari di contattare a Berlino il maestro Baremboim o a New York Mariam Said (
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) per regalare anche al prestigioso teatro cagliaritano una performance indimenticabile con un concerto condotto dal grande Direttore d'orchestra israeliano che si porterebbe con sé da Berlino alcuni tra i suoi più rappresentativi orchestrali. Il tutto preceduto da una proiezione del film documentario Knowledge is the beginning che il media director Sergio Benoni o il Direttore del Conservatorio Gianluca Floris saprebbero bene come presentare al nostro pubblico e ai nostri giovani musicisti.
5 novembre 2014