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Percorso

Aragoni, il Leone d'Ogliastra: ‘’Quella sporca sacca nera sarà un film'' - Trailer

Vincitore al Los Angeles Web Festival, il giovane regista di Tortolì trasforma la sua serie in un lungometraggio. L’intervista di Elisabetta Randaccio

''Quella sporca sacca nera''Quando le quattro puntate de Quella sporca sacca nera di Mauro Aragoni sono state presentate, lo scorso autunno, al Festival del Cortometraggio di Lanusei, il pubblico era stato conquistato subito dalle intriganti immagini di questo western girato in Sardegna. Un elemento era ben chiaro: Aragoni e la sua giovane squadra di collaboratori erano dei professionisti di sicuro avvenire.

Non avevano “giocato” a fare il cinema, ma avevano prodotto un'opera di alta qualità formale e di contenuto appassionante. Senza porsi il problema di citare il maestro dei maestri, ovvero Sergio Leone, ma avendo presente i cinquanta anni trascorsi da Per un pugno di dollari e, dunque, avendo visto quella struttura narrativa rimaneggiata e stravolta in ogni modalità possibile, fino a diventare un sostanziale punto di riferimento dell'immaginario cinematografico contemporaneo, Aragoni e i suoi partner hanno sceneggiato con originalità una storia tipica, adattandola agli interpreti e alle location. Il risultato è stato veramente molto interessante e piacevole.

''Quella sporca sacca nera''Non ci si stupisce, dunque, che Quella sporca sacca nera abbia avuto un notevole successo nella competizione più importante riguardante le serie web al mondo il Los Angeles Web festival (ricordiamo, però, i riconoscimenti per la fotografia e per la migliore scena d'azione che aveva ottenuto, a ottobre, al Roma Web festival). A Los Angeles i premi sono stati tanti e rilevanti: dalla migliore sceneggiatura (Aragoni e Roberto Comida) a quella per la fotografia (Aragoni e Emilio Canu), dal suono al montaggio, sempre firmati dal regista fino a quelli per le migliori interpretazioni di Maurizio Pulina e Antonio Luvinetti, due credibili antagonisti inquietanti.

''Quella sporca sacca nera''Quali elementi avranno appassionato gli spettatori americani nella vicenda di sangue e vendetta, non priva, però, di un'ironia intelligente e straniante? Ci aiuta a capirlo lo stesso regista ogliastrino che ci racconta come, durante la conferenza stampa a Los Angeles, una giornalista abbia lodato la qualità elevata del film, caratteristica non sempre curata dalle serie web. “Abbiamo dovuto spiegare come avessimo concepito Quella sporca sacca nera alla maniera di un film completo”, racconta Aragoni. “La sua durata, però, è di solo 40 minuti, troppo poco per qualsiasi concorso, perciò è stato diviso in quattro parti, distribuite sul web”.
A questo punto, la “vita” di Quella sporca sacca nera non può finire qui; il regista e i suoi collaboratori sono già al lavoro per far diventare la loro creatura un lungometraggio.

''Quella sporca sacca nera''Così, nei giorni della “trasferta” americana hanno avuto modo, a qualche ora di macchina da Los Angeles, di girare nuove scene questa volta nella location più bella da inserire in un film western: il magnifico deserto del Mojave e quello del Nevada che grondano immaginario cinematografico in ogni granello di sabbia. In questi luoghi si ambienterà il viaggio del protagonista dalle terre afose a quelle verdi del Nord e, con un abile montaggio, attraverso panoramiche dall'alto, che ci mostreranno gli straordinari paesaggi del Gran Canyon, si salderanno insieme, come solo la magia del cinema può fare, la geografia della California, del Nevada e dell'Arizona con quella della Sardegna, che, comunque, hanno dei contatti dal punto di vista geomorfico e estetico inaspettati.

''Quella sporca sacca nera''La cura della nuova opera sarà altrettanto ossessiva di quella della serie originale. Ci spiega Aragoni, come, per esempio, il montaggio del suono, l'audio design, ottenuti sempre in collaborazione coi fidati Roberto e Mattia Comida, “abbiano previsto molto più tempo del girato! È stato un lavoro impegnativo, ma di grande soddisfazione”. Gli chiediamo, poi, se date la complessità e l'intelligenza delle citazioni presenti in Quella sporca sacca nera, la sua passione per il grande schermo sia di tipo cinefilo. “Ovvio, sono un fan di Sergio Leone, mi piace la novità dell'inserimento della violenza nel western classico, ma amo anche Gli spietati di Clint Eastwood”, spiega.

''Quella sporca sacca nera'' lo staff“Certo è presente nel mio film pure l'ironia, quella mediata non esclusivamente dal western all'italiana, bensì dal cinema horror, dagli splatter, i quali ci consentono di rimanere interdetti vedendo, dopo una scena ultradrammatica, un momento, magari sonoro, quasi di alleggerimento”.
La scommessa del film di Mauro Aragoni è stata pure quella di realizzare un lungometraggio di ottima qualità con un piccolo budget, per quanto con molto professionismo. Commenta così la sua produzione: “I grandi budget ti portano tecnicismi raffinati con l'uso di steadycam o droni, per esempio, ma di una cosa sono convinto: se hai creatività, invenzione stilistica, basta una camera, due mani e un occhio e puoi riuscire a realizzare il tuo progetto. L'arte non corrisponde sempre ai grandi budget”.

IL TRAILER

15 aprile 2015

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