Percorso

Editoriale

Buone vacanze, ma pensate un po' al cinema

Come di consueto ad agosto, subito dopo la seconda tappa del circuito delle Isole,  Cinemecum va in vacanza lasciandovi un reportage su “La Valigia dell’attore” confezionato dentro un numero particolarmente ricco.  Alcuni ci hanno chiesto di non sospendere le pubblicazioni proprio in un momento in cui il nostro cinema sembra particolarmente vivace; ma Cinemecum va avanti tutto l’anno mosso dalla passione e dell’entusiasmo dei nostri collaboratori che si accontentano davvero di poco (se non di nulla)  e meritano pertanto una pausa di riposo. Non vi nascondiamo che, anche noi come tutti, confidiamo nella Film Commission e nei cambiamenti che l’Assessore sta portando avanti, per avere un giusto riconoscimento per l’attività che dal 1999 svolgiamo fra festival, scuole e promozione; un riconoscimento che ci consenta di programmare il nostro lavoro e di accrescerne la qualità, nell’ottica di una futura collaborazione con le forze imprenditoriali private.

Plaudiamo al contributo di 800mila euro concesso dall’Assessorato al circuito delle Isole, del quale abbiamo sempre parlato in termini entusiastici e al quale abbiamo sempre riservato una grande promozione con video, foto e servizi. Sono 200mila euro a festival per due anni che consentiranno agli organizzatori di fare un salto di qualità e di avere quella tranquillità necessaria per una programmazione di successo.
In Sardegna esistono però anche altre (numerose) iniziative che meritano attenzione; difficile contare anche solo quelle di questa estate 2011, a tutte Cinemecum ha riservato uno spazio, anche se sta diventando davvero difficile seguirle tutte. Riflettono il rinnovato interesse che sta suscitando il cinema nell’isola e hanno trovato riscontro nel grande fermento della editoria sarda. Oggi la Sardegna vanta ben cinque quotidiani e le pagine della cultura sono ricche di servizi sul cinema. Per noi è motivo di gioia, ma lo è stato soprattutto leggere nelle pagine de “L’unione Sarda” il nome di Cinemecum come artefice del dibattito sul cinema “sardo” poi ripreso nelle stesse pagine del quotidiano. Per questo motivo, nonostante le scarse risorse, non ci arrendiamo e continuiamo a parlare di politica cinematografica raccogliendo anche questa settimana i commenti di altri protagonisti del nostro cinema: il docente  Antioco Floris, l’attrice Barbara Lay, i registi Gian Basilio Nieddu e Paolo Zucca.

La nostra posizione rimane la stessa riguardo ai finanziamenti al cinema: siamo ben d’accordo che ci debba essere una differenza fra quelli finalizzati all’attrazione delle produzioni qualunque esse siano e quelli destinati alla valorizzazione delle opere “sarde”. Siamo però contrari a una politica assistenziale rivolta ai nostri autori (che non trova riscontro, come quantità di finanziamenti in quella di nessun altra regione italiana), e, invece, più propensi a una Film Commission capace di tessere le fila di una collaborazione fra pubblico e privato, con al suo vertice manager esperti di cineturismo, ma anche ottimi conoscitori della realtà isolana, abili nelle pubbliche relazioni e nella promozione. Perché tutto questo avvenga, lo ripetiamo, la nuova fondazione deve gestire tutti i contributi, per consentire al cinema davvero di decollare, libero dalle pastoie burocratiche.
Non tutti sono d’ accordo su questo punto, il disaccordo sembra però guidato solo dalla  paura di affidare alla Fondazione troppe responsabilità; la stessa paura, attenzione, che nel 2006 ha impedito alla nostra regione di avviare un nuovo corso per il cinema in Sardegna e che ora, rispetto alle altre regioni, ci fa essere in terribile ritardo.

Dalla nuova Fondazione ci aspettiamo, anche, che finalmente si occupi di coordinare tutte le iniziative di cinema riservando a ciascuna l’attenzione che merita nell’ambito di una programmazione intelligente.
Ci aspettiamo però anche dalle associazioni un maggiore spirito di collaborazione. Se il circuito delle isole funziona è perché alcuni leader del nostro cinema hanno fatto un passo indietro e si sono alleati per creare una iniziativa di interesse nazionale. Di questo ha bisogno la Sardegna: di collaborazione, di forze che si uniscono e di tanta, tanta promozione in un intreccio equilibrato fra qualità, cinema e turismo. Per dimostrare, come sostiene Giovanni Columbu, che davvero il cinema può essere un valido contributo, allo sviluppo economico della Sardegna.
 
Noi torneremo con le nostre pubblicazioni settimanali la prima settimana di settembre, buone vacanze a tutti.
Enrica Anedda
 
 
3 agosto 2011
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