Percorso

C'è Crialese sulla via di Los Angeles

Il regista di “Terraferma”, pellicola che ha commosso la platea veneziana è stato scelto nella corsa agli Oscar come miglior film in lingua non inglese. “Sono felicissimo e onoratissimo”. Sbaragliato il temuto "Habemus Papam" di Moretti. di Donatella Percivale

Emanuele Crialese“Non sto nella pelle, non posso dire che me l'aspettavo, ma solo che lo speravo. Per scaramanzia non abbiamo fatto programmi. Continueremo con gli appuntamenti già fissati, ossia la partecipazione ai festival internazionali. E poi ci concentreremo sullo sbarco del film negli States''.

Cosi' un emozionato e frastornato Emanuele Crialese commenta a breve giro di posta la sua candidatura per l'Italia alla cinquina degli Oscar (attenzione, però, se entrerà in lizza lo si saprà solo il 24 gennaio). La concorrenza con gli altri candidati italiani non c'è stata, nemmeno nei confronti del temuto “Habemus Papam” di Moretti: ''Non parlerei di concorrenza, ma di una bella squadra composta da colleghi stimatissimi, insomma non mi sono mai sentito davvero in gara con loro''.

Michele PlacidoA competere con Crialese una rosa di sei autori piuttosto interessante: “Vallanzasca” di Michele Placido, ”Corpo celeste” di Alice Rohrwacher, “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno, “Noi credevamo” di Mario Martone, “Notizie degli scavi” di Emidio Greco, “Tatanka” di Giuseppe Gagliardi. Dunque “Terraferma”, già Premio speciale della giuria alla Mostra di Venezia, è il candidato italiano per la corsa agli Oscar. La pellicola, un emozionante racconto dell'incontro tra migranti e abitanti di un' isola che ricorda fondali e scogli di Lampedusa, è stata scelta da una commissione composta da addetti ai lavori del cinema di casa nostra tra cui Marco Bellocchio, Luca Guadagnino e Nicola Borrelli, direttore generale della divisione Cinema del Ministero dei Beni culturali.

''Terraferma''Una mossa quella dei giurati che potrebbe risultare azzeccata, visto che negli States, la questione della difesa dei confini, dei diritti umani, della possibilità di riuscire a farsi un'altra vita sono temi conosciuti e rispettati. La speranza dunque è che l'Italia riesca a entrare almeno nella rosa delle nomination, evento che non accade da troppi anni (l'ultima volta fu nel 2006 con “La bestia nel cuore” di Cristina Comencini).

Per la lunga notte del cinema, l'appuntamento è il 26 febbraio a Los Angeles.

28 settembre 2011

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