Percorso

Dopo la Sicilia, lo smacco della Campania


Sono partiti da un festival, il Giffoni. Adesso stanno per costruire una cittadella dello spettacolo. E tra i partner hanno persino Al Jazeera. Con la benedizione di 20 milioni di euro. di Christiana Wagner
 
 Non è che l’erba del vicino sia sempre più verde, però questi di Giffoni, bisogna ammetterlo, ci sanno fare. Partiti come festival per ragazzi, stanno per realizzare un sogno: una cittadella integrata dello spettacolo, una Multimedia Valley sede non soltanto del festival under 18 ma anche di produzioni a tutto campo, dai cartoni animati alla tv. Per questo la Regione Campania investirà 11 milioni di fondi europei che a regime – ha assicurato il governatore Bassolino - potranno diventare venti. Il fatto è che la cittadina salernitana ha preso la mira e ha centrato il colpo. Partendo dal cinema s’intende.
“E' un’edizione importante, quella di quest’anno - ha detto il governatore - non solo per le opere in concorso ma perché viene dopo la consacrazione ottenuta ad Hollywood in occasione della terza edizione del Giffoni - Hollywood, un’esperienza unica che ha sancito l’incontro tra la creatività meridionale con la potenza organizzativa degli americani e la struttura cinematografica più importante del mondo. Un festival nato in un paese piccolissimo - ha osservato Bassolino - si è rivelato invece una grandissima idea capace di stare a testa alta al fianco dei festival internazionali”. Signor Soru, ma è così difficile provarci?
 
A ottobre verranno a trovarci molti produttori fa sapere l’ex sindaco. Perché una Multimedia Valley nel cuore del mediterraneo fa comodo e interessa in tanti.  “Una vera e propria cittadella - la definisce Bassolino - che non funzioni solo alcune settimane, ma tutto l’anno, un po’ come stiamo facendo a Ravello con l’auditorium di Niemayer: fare in modo che lo straordinario festival che c'è d’estate possa esserci tutto l’anno”. Detto e fatto. E così tra i media partner del festival, quest’anno si legge anche il nome di Al Jazeera, Al Jazeera Children e Rai International. C’è da scommetterci che porteranno le immagini di Giffoni in tutto il mondo, realizzando ogni  giorno ampi servizi e reportage su tutto quello che accade  durante la manifestazione. Forse Cagliari non è interessata? La perla del Mediterraneo non ha bisogno di queste casse di risonanza? Qualcuno ci spieghi. “Ci sono festival - ha sottolineato il patron della rassegna Claudio Gubitosi - che muoiono dopo pochi giorni, per Giffoni non è stato così. Le sue luci non si abbassano mai, è l’evento più conosciuto dopo Venezia”. Al punto che, a novembre, gli emirati arabi ospiteranno il festival a Dubai. Alè!
 
Che Giffoni faccia concorrenza a Venezia non deve far sorridere. La riprova è nell’anteprima mondiale di “Harry Potter”, il film che ha aperto l’edizione. Se così non fosse per un’anteprima mondiale avrebbero scelto qualche altra piazza, o no? Gennaro Mucciolo, vice presidente del Consiglio regionale non ha molti dubbi in merito: “Con i 20 milioni della Regione per la costruzione della cittadella del cinema, il Festival di Giffoni si avvia a superare per importanza quello di Venezia. Come ci sta riuscendo? Migliorandosi anno dopo anno, e grazie a una peculiare vocazione di luogo naturale per interscambi socio culturali destinato ai giovani di ogni nazione. E’ uno dei grandi attrattori della Campania nel mondo”. Mucciolo commenta anche la decisione della giunta regionale di investire sull'evento con la costruzione della Giffoni Multimedia Valley: “La Regione crede talmente in questo Festival che, oltre ad averlo da tempo istituzionalizzato, sostenuto e promosso in tutte le sedi nazionali ed internazionali, oggi ha fortemente voluto investire nelle opere infrastrutturali destinando finanziamenti cospicui. Facendo evolvere di pari passo un cartellone artistico già ricchissimo con la base infrastrutturale, il Giffoni è destinato a superare il Festival del Cinema di Venezia per la qualità del prodotto. Un Festival che, portando la provincia di Salerno in tutto il mondo, rappresenta un grande veicolo di promozione turistica per la provincia in un momento particolarmente delicato per il settore”. Insomma, dopo lo smacco della regione Sicilia che a casa si porta niente poco di meno che uno come Wenders, adesso ci vediamo superati anche dalla regione Campania. Ma lassù qualcuno ci guarda?
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