Diari da Orgosolo
Le difficoltà ma anche l’entusiasmo e lo stupore che hanno caratterizzato le scelte registiche di “Banditi ad Orgosolo” raccontate dallo stesso De Seta in alcune bellissime pagine oggi rilette per noi da Antioco Floris. Un tuffo nella poesia. di Antioco Floris
Quando nel 1958 Vittorio De Seta si avvicina ad Orgosolo, il paese sta cominciando a prendere coscienza in senso politico dello stato di arretratezza in cui veniva costretto da secoli di dominio coloniale prima romano, poi spagnolo, piemontese e italiano. Franco Cagnetta, uno dei padri della moderna antropologia culturale italiana, con la sua “scandalosa” inchiesta sul paese, nel 1954 aveva sollevato un vespaio di dimensioni internazionali e costretto i media a osservare con un occhio nuovo questo luogo patria di banditi.