La Giuria del Premio FEDIC,  presiedutada Ernesto G. Laura e composta da Ugo Baistrocchi, Roberto Barzanti,Daniele Corsi, Alessandro Cuk, Carlo Gentile, Franco Mariotti,Maddalena Mayneri, Mario Mazzetti e Paolo  Micalizzi rilevata labuona qualità della presenza italiana nelle varie sezioni dellaMostra del Cinema di Venezia,  ha attribuito all’unanimità ilPremio Fedic, destinato “ all’opera che meglio riflettal’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore”, alfilm: “Io sono Li” di Andrea Segre

“per l’originalità di un raccontoche intrecciando abilmente la fiction e il documentario ci dona unritratto efficace e convincente della realtà di oggi”.

La Giuria inoltre ha deciso diassegnare all’unanimità una menzione speciale al documentario:

“Pasta nera” di Alessandro Piva

“ per aver saputo rievocare unepisodio storico dimenticato di grande solidarietà utilizzandomateriale di repertorio, interviste e riprese originali con unaparticolare abilità di montaggio”.

14 settembre 2011

La Giuria del Premio FEDIC,  presiedutada Ernesto G. Laura e composta da Ugo Baistrocchi, Roberto Barzanti,Daniele Corsi, Alessandro Cuk, Carlo Gentile, Franco Mariotti,Maddalena Mayneri, Mario Mazzetti e Paolo  Micalizzi rilevata labuona qualità della presenza italiana nelle varie sezioni dellaMostra del Cinema di Venezia,  ha attribuito all’unanimità ilPremio Fedic, destinato “ all’opera che meglio riflettal’autonomia creativa e la libertà espressiva dell’autore”, alfilm: “Io sono Li” di Andrea Segre

“per l’originalità di un raccontoche intrecciando abilmente la fiction e il documentario ci dona unritratto efficace e convincente della realtà di oggi”.

La Giuria inoltre ha deciso diassegnare all’unanimità una menzione speciale al documentario:

“Pasta nera” di Alessandro Piva

“ per aver saputo rievocare unepisodio storico dimenticato di grande solidarietà utilizzandomateriale di repertorio, interviste e riprese originali con unaparticolare abilità di montaggio”.

14 settembre 2011

Saranno presentati il 16 settembre alle21 al Teatro Civico in Castello i due  cortometraggi realizzati per l’ Università di Cagliari, nati dalla collaborazione di Enrico Pau con Antioco Floris, docente di discipline cinematografiche allaFacoltà di Scienze della formazione, e Mauro Carta, docente di Psichiatria della Facoltà di Medicina, e frutto dell’incontro contre giovani cineasti come Andrea Lotta, Joe Bastardi (Giovanni Piras)e Giovanni Marceddu. “L’ultimo miracolo”, il primo corto, è il risultato finale di un corso di cinema promosso dal circolo universitario Notorius e dal Cecalm con il contributo dell’Ersu tenuto dal regista cagliaritano per gli studenti dell’Università di Cagliari. Interpreti della breve pellicola sono tre attori storici della scena isolana molto amati e conosciuti: Tino Petilli, Mario Faticoni e Francesco Origo. Il cortometraggio è ispirato a una suggestiva e poetica favola popolare siciliana raccolta da Italo Calvino nella sua antologia delle fiabe italiane.

Un Gesù Cristo ormai povero e invecchiato gira insieme al suo apostolo Pietro per una Cagliari assolata nell’attesa del suo ultimo miracolo, ma finisce nelle mani di un mago senza scrupoli.

“Questo non è un viaggio”, il secondo corto, è un reportage sulla trasferta in Albania di un gruppo di pazienti della comunità di Fluminimaggiore con problemi di disagio psichico, arrivati nel paese balcanico per visitare le case famiglia che stanno sorgendo a Valona. Un progetto internazionale finanziato anche dall’Assessorato alle Politiche Sociali della Regione Sardegna e coordinato dall’Università di Cagliari, per cercare di strappare i malati alla desolazione e al dolore del manicomio. Alla presentazione ci sarà il regista Enrico Pau, il cast e i docenti universitari.

14 settembre 2011

Consigli preziosi per il film maker cagliaritano Costantino Mazzanobile dal  grande  Pupi Avati. Il giovane regista sardo dopo i successi dei suoi corti selezionati al "Fiction Fest di Roma” nella sezione “Crea la tua fiction” edal “Festival Internazionale del Cinema Roma”, “Al FestivalInternazionale Miami Italian Film Festival” con “I presepi dellatradizione cagliaritana” ha visto alcuni corti  inseriti nel  sitodella Fondazione Youtube, in particolare due opere sociali “Air Crash”  per non dimenticare l’Ustica sarda sulla poca sicurezza aerea, contro chi revoca la grande tragedia aerea di Capoterra del’ 79 in cui morirono 31 persone, 27 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio, unico superstite un gatto che viaggiava nella stiva dell’aereo.  Ecco la lettera di Pupi Avati:

Gentile Signor Mazzanobile,

ho visto i suoi tre cortometraggi convincendomi che Lei dà il meglio di se stesso quando si rifà alla realtà come in “Air Crash” o ne “I presepi nella tradizione cagliaritana”. Per quanto riguarda “Follia omicida”, per molte ragioni mi è parsa vicenda complessa e molto al di là di quella che è la sua attuale padronanza del mezzo.

Con amicizia

Pupi Avati

14 settembre 2011