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"The burning plain", il confine della soitudine

di Elisabetta Randaccio
 
Sarà veramente concluso il rapporto artistico tra Alejandro Inarritu e Guillermo Arriaga, rispettivamente regista e sceneggiatore di film intensi e originali nella struttura narrativa (Amores perros, 21 grammi, Babel), successi di pubblico e critica in tutto il mondo? Chissà.
Arriaga, frattanto, ha realizzato la sua opera prima supportato da una superba crew tecnica e di interpreti. Il film, The burning plain, però, paradossalmente risulta debole proprio nella sceneggiatura. Infatti, il gioco di scrittura “circolare” privilegiato da Arriaga per le altre sue opere, risulta ricamato su un meccanismo narrativo che lo spettatore attento intuisce ben presto. Il frantumarsi della temporalità, così, non mantiene il mistero, ma assume il valore di una sequenza di flashback ben riconoscibili.
Altrettanto sorprendentemente, però, il film è girato con una capacità tecnica di ottimo livello, rivelandoci Arriaga come regista di gran valore. Sin dalla prima inquadratura, una casa di legno che si incendia improvvisamente nel mezzo di una pianura assolata (la scena “primaria” su cui ruotano le vicende, ma anche l'inconscio dei personaggi), lo spettatore rimane affascinato dalla capacità di raccontare luoghi, dettagli e psicologie. Gli interpreti in questo gioco raffinato sono fondamentali: tre grandi attrici di tre generazioni diverse, belle e brave: Charlize Theron, Kim Basinger, Jennifer Lawrence (giovane esordiente di lusso), che quasi “bergmaniamente” offrono il proprio volto per narrarci delle collisioni tra egoismo, senso di colpa, elaborazione del lutto, espiazione.
 
Si sente chiaramente la loro totale partecipazione ai personaggi, merito di Arriaga, capace di coinvolgerle profondamente nella sua storia labirintica, che inizia con quell'incendio improvviso causa della morte di due amanti clandestini. Questa relazione nascosta alle rispettive famiglie, scoperta in quel tragico momento, innescherà conseguenze devastanti. Con la casetta sulla pianura sono esplose anche le certezze sulle persone amate e la vita acquista un nuovo amaro corso.
Pirandellianamente, c'è chi cercherà una nuova identità per rimuovere il dolore intollerabile fino allo scioglimento finale. A fare da sfondo una provincia americana melanconica e mediocre, evocante le location dei capolavori della New Hollywood anni settanta. The burning plain dimostra che si può amare un film imperfetto, ma, comunque toccante.
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