Percorso

consigli

"Ponyo sulla scogliera" di Hayao Miyazaki

Il consiglio di Elisabetta Randaccio

''Ponyo sulla scogliera''“La Sirenetta”, classica fiaba di Andersen, era un racconto drammatico; infatti per amore e, soffrendo orribilmente per la trasformazione fisica della coda in gambe, si inserisce nel mondo umano, ma, dopo la prima notte di nozze con il principe, la ragazza vedendo le sorelle punite per quella sua scelta, decide di ritornare al mare, scomparendo tra i flutti.
Negli anni '90 la produzione "Disney"  ha ripreso la storia con ironia e happy end e, ora, l'eroina di Andersen contamina l'immaginario del grande Miyazaki, colui che ha rifondato l'animazione giapponese, regista che gode di un'ammirazione universale da parte di critica e spettatori, fans di ogni età.
La pesciolina Ponyo è assai speciale, dalle origini misteriose (sarà figlia dello scienziato misantropo e della dea del mare?), e possiede, pur non avendone la coscienza, una fonte di energia magica letteralmente devastante. Quando incontra il piccolo Sosuke, di cui lecca una goccia di sangue, decide che vuole diventare una bambina. Così avviene, ma le conseguenze sono imprevedibili: uno tsunami, sulle cui onde cavalca Ponyo alla ricerca del suo amichetto, si abbatte sulla terra, la magia ctonia esplode, la pesciolina non sa che, quando compie un “miracolo”, i pericoli, per gli umani, aumentano esponenzialmente.
 
''Ponyo sulla scogliera''E, poi, come in ogni film di Miyazaki il mondo onirico, incontra la realtà, persino la morte. La letteratura occidentale è sempre stata un riferimento interessante per il regista giapponese che la inferisce con quella orientale, anche dal punto di vista iconografico con risultati sempre di alto livello.
Miyazaki, però, nelle sue note per il press book afferma di aver voluto dare uno spazio ampio al mare, che diventa un personaggio concreto, con tutta la sua rutilante e affascinante vita, rilevante nella vicenda, da una parte evocando, come vuole l'autore, tutto il sostrato psicanalitico (“gli abissi marini, come il nostro inconscio, interagiscono con le onde in superficie”), dall'altra sottolineando un punto chiave nell'ideologia dell'autore giapponese, ovvero l'attenzione per la natura da tutelare (si vedano le scene della rete che raccoglie tonnellate di immondezza sotterrata dai fanghi marini o il nugolo di insetti orrendi che vive, ormai, sulla scogliera).
Ancora una volta, Miyazaki ci regala un film complesso, che però, paradossalmente, è quello che, tra gli ultimi suoi lavori, piace proprio ai bambini più piccoli, i quali, con la loro innocenza, non coglieranno come Ponyo sia, per le sue azioni e desideri, nello stesso tempo, eroina e antagonista di se stessa.
Powered by CoalaWeb

Accesso utenti e associazioni