“Fahrenheit 451” di François Truffaut
![''Fahrenheit 451'' locandina ''Fahrenheit 451'' locandina](images/stories/R/RECENSIONI/f_primo_review/farheneith451/01.jpg)
Tutti noi cinefili cronici abbiamo un film nel cuore che proponiamo ogni qual volta ci viene chiesto un “consiglio di visione”. Un po’ presuntuosamente crediamo che quel film possa “elevare” e arricchire chiunque lo veda, spalancando ulteriormente “le porte” del cinema al nostro spettatore che poi, forse ci ringrazierà, inorgogliendoci e facendoci sentire dei bravi missionari della settima arte. Il film che rivedremo questa settimana è uno di quelli che io consiglio sempre perché lo ritengo un grande capolavoro che riesce catturare anche lo spettatore più ingenuo e sprovveduto: “Fahrenheit 451” (1966) del regista francese François Truffaut.
In una società futuribile, dov’è severamente proibito leggere e possedere libri, i pompieri non spengono i fuochi ma ricercano e bruciano i libri poiché snaturano i fatti e rendono la gente infelice costringendola alla riflessione. Montag (O.Werner) è un solerte pompiere anch’egli impegnato a dare la caccia agli uomini che osano leggere infrangendo così le norme imposte. E’ sposato con Linda (J.Christie), una donna che passa il suo tempo a guardare le pareti televisive del salotto e che rappresenta il risultato della spersonalizzazione prodotta dal sistema. Un giorno, al rientro dal lavoro, Montag incontra Clarissa (ugualmente interpretata da J.Christie), un’insegnante che lo spinge a leggere e ad amare i libri risvegliando in lui il naturale desiderio di conoscenza.
In una società futuribile, dov’è severamente proibito leggere e possedere libri, i pompieri non spengono i fuochi ma ricercano e bruciano i libri poiché snaturano i fatti e rendono la gente infelice costringendola alla riflessione. Montag (O.Werner) è un solerte pompiere anch’egli impegnato a dare la caccia agli uomini che osano leggere infrangendo così le norme imposte. E’ sposato con Linda (J.Christie), una donna che passa il suo tempo a guardare le pareti televisive del salotto e che rappresenta il risultato della spersonalizzazione prodotta dal sistema. Un giorno, al rientro dal lavoro, Montag incontra Clarissa (ugualmente interpretata da J.Christie), un’insegnante che lo spinge a leggere e ad amare i libri risvegliando in lui il naturale desiderio di conoscenza.
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Tratto dall’omonimo romanzo del grande scrittore di fantascienza Ray Bradbury, “Fahrenheit 451” (il cui titolo, pare voglia indicare la temperatura alla quale brucia la carta, secondo la scala in uso nei paesi anglosassoni) appartiene al cosiddetto filone distopico o dell’utopia negativa, cioè quello che profetizza un futuro oscuro e una società ingiusta e dispotica.
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Da un punto di vista tecnico, sono da segnalare le musiche hitchcockiane di Hermann e la bella fotografia che contribuisce a creare un film “freddo” come il grigio conformismo di quella società in cui domina il nichilismo.
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In questi anni, saturi di pubblicità onnipresente che appiattisce il pensiero, di reality show e di media che oramai forniscono un’informazione che disinforma e che distorce la realtà, ma soprattutto in tempi in cui si cerca di imbavagliare anche la Rete, la storia di Montag è più che mai attuale e ci aiuta a riflettere quanto l’ignoranza rende più poveri e più schiavi.
"Godetevi gli ultimi 9 minuti del film: dove tra le altre cose viene citata "Cronache marziane", la famosa opera di fantascienza dello stesso Ray Bradbury"