Sulle orme del Gesù sardo

E' una delle fasi salienti della vita di Gesù, secondo l'interpretazione dei quattro evangelisti e la creatività del cineasta sardo, che dopo cinque anni di incubazione è riuscito finalmente a traslare la storia di Gesù, per realizzarla negli scenari suggestivi della nostra isola. Con le voci, i vestiti, gli umori di una antica Sardegna. Da dietro le quinte era particolarmente eccitante scoprire i segreti della cinematografia e tutte le soluzioni tecniche studiate da Columbu e da Fabio Olmi (figlio di Ermanno, direttore della fotografia) per rendere adatte le scene al grande schermo.
Scene girate e rigirate fino ad ottenere il risultato voluto. Sempre con delle varianti (le diverse interpretazioni degli evangelisti), ma sempre rigorosamente in sardo.

Ancor più esaltante, stando al back-stage, era il vedere come questa nuova esperienza in un angolo senza tempo del
Sinis, ha coagulato sotto una stessa missione, personaggi completamente diversi nella vita. Nel villaggio-accampamento molto eterogeneo, dentro e fuori la chiesetta paleocristiana, hanno convissuto come in un reality -show, in lotta ed armonia tra esigenze e impazienze, un centinaio di persone: produttori, operatori, fonici, fotografi di scena, costumisti e soprattutto attori.
Questi ultimi, principalmente neoattori giunti da Ovodda, Ollolai, Nuoro, Cagliari, Sedilo, Cabras si sono fatti guidare con devozione quasi religiosa da un Columbu scoppiettante che indicava e mimava le scene con intensa espressione. Un film nel film. Tra di loro c'era Gavino Ledda (già Padre Padrone) che svolgeva l'importante e scomodo ruolo di Kaifa. Gesù era il giovane Giovanni di Ovodda e Giuda era uno dei due assassini nel precedente film di Columbu "Arcipelaghi".

E' utile notare che si tratta della prima volta che l'Ente Lirico mette a disposizione del cinema il suo guardaroba.
Ora "Su Re" prende una pausa di riflessione prima di girare durante l'inverno e la prossima primavera le scene della Natività e dei dialoghi nel monte degli Ulivi, l'ultima cena, la flagellazione, la crocefissione.
Prende una pausa in attesa di completare il reperimento delle risorse necessarie a finire il film. Il film è partito infatti con le risorse reperite attraverso le amministrazioni locali, le chiese e gli investitori privati. Tra questi la Sacher di Nanni Moretti che distribuirà il film, ai quali l'invito di diventare produttori-associati è ancora aperto andando sul sito.
Gli attori, comprese le comparse che vogliono partecipare, recitano con compensi spesso simbolici. Con devozione, con sacrificio, con spirito di squadra, ma anche divertendosi.