Liz, si spegne una stella
E' morta a 79 anni l'icona del cinema americano. Due premi Oscar, sette mariti, otto matrimoni. Umberto Pizzi: "Altro che Sophia Loren, per trenta anni è stata lei il numero uno". di Donatella Percivale
Se l'è portata via un cancro alla pelle, un cuore matto e due polmoniti. La gatta sul tetto che scotta, la diva dagli occhi viola, la donna che fece innamorare un leone del palcoscenico come Richard Burton, è morta oggi a 79 anni in un ospedale di Los Angeles stroncata da una disfunzione cardiaca.
L'esordio a 11 anni con "Torna a casa Lassie", due Oscar come miglior attrice protagonista ("Venere in visone", 1960, e "Chi ha paura di Virginia Wolf" 1966), sette mariti, otto matrimoni, l'amicizia fraterna con Michael Jackson, il suo personale Peter Pan versione tascabile della musica pop. Con numeri di questo calibro sembra quasi retorico scrivere che oggi si è spenta una stella, ma nel caso di Liz è proprio così: se ne va l'ultima grande star di Hollywood, la divina che ad ogni uscita faceva sognare con un battito di ciglia chi la incrociava.
"Liza era il gossip" racconta oggi un emozionato Umberto Pizzi, tra i paparazzi più famosi degli anni '50 incollato all'attrice nei girotondi delle sue tremendamente etiliche notti romane.
"Rispetto alla Taylor non c'è Sophia Loren che tenga: lei è stata la numero uno per trenta anni. Con Richard iniziavano a bere di primo mattino, e proseguivano fino a sera. La ricordo anche con Onassis all'uscita dell'Osteria dell'Orso: li pizzicai entrambi completamente ubriachi. Persi ma felici".
A piangerla in una giornata di grande lutto per il cinema mondiale è anche il regista Franco Zeffirelli: "Sono molto addolorato, abbiamo perso una figura memorabile con cui ho avuto la fortuna di lavorare in ben due film. Con lei muore una diva come non esistono più".
23 marzo 2011