A proposito di donne
A Elmas: cinema, teatro, incontri e dibattiti. Per confrontarsi, per mettere a fuoco, per ricordare. L'intervista di Alessandra Manconi.
“A proposito di donne”: sette serate al Teatro Comunale di via Goldoni a Elmas per riflettere insieme. Cinema e teatro per raccontare storie di donne. Donne che subiscono violenze, alcune volte fisiche, altre psicologiche, talvolta entrambe. Le subiscono sul luogo di lavoro, le subiscono dentro le mura domestiche, le subiscono nei luoghi pubblici.
“A proposito di donne” è anche il titolo di un film di Herbert Ross del 1995, che vede protagoniste tre donne (interpretate da Whoopi Goldberg, Drew Barrymore, Mary-Louise Parker): tre storie complicate in cui affiora un vissuto di solitudine, emarginazione e abusi. Un titolo – e un film – emblematico sulla violenza di genere.
Una storia che si ripete – da millenni – non solo sul grande schermo. Cambiano gli attori, cambia la regia, cambia la colonna sonora. Si può raccontare la storia di Tina Turner o quella di una signora qualunque. Ci può essere l’occhio di un maestro come Ozpetek oppure di un regista decisamente meno noto.
Come nella cronaca: cambiano i nomi, cambiano i corpi, cambiano i segni lasciati. Cambiano le stagioni, si attraversano i secoli. Di fatto, però, ciò che mai dovrebbe accadere, sempre accade. Ed allora, è opportuno fermarsi. Fermarsi a guardare e ad ascoltare. Provare ad usare i nostri sensi per recepire quello che l’arte ha da mostrarci.
Il Comune di Elmas ha intrapreso questo viaggio scegliendo come compagne l’associazione culturale L’Alambicco e l’associazione di promozione sociale Se non ora quando (Cagliari).
Cinemecum ha intervistato Marcella Sitzia, Assessore allo Sport, Turismo, Pari Opportunità del Comune di Elmas, per conoscere i dettagli dell'iniziativa.
“A proposito di donne”: come e quando nasce l’idea della rassegna?
Nel 2012 abbiamo aderito a “365 giorni no”, una campagna promossa dal Comune di Torino che chiedeva a tutti i comuni di approvare, con delibera di giunta, la Carta d'intenti, con la quale ci si impegnava al rispetto dei punti da essa indicati. Per rispettare tutti i punti era necessario avere a disposizione tanti denari, ma io da Assessore alle Pari Opportunità non possedevo neanche un capitolo di bilancio. A fine dicembre 2013 sono riuscita ad avere un capitolo di bilancio con pochi euro, ma sufficienti a creare la rassegna. Non volevo fosse nella data dell’otto marzo perché, a mio avviso, ha perso il vero significato.....
All'inizio, l'idea era solo creare dei momenti di aggregazione per parlare di donne, magari con films e dibattiti; successivamente l'Assessore alla Cultura mi ha chiesto di inserire degli spettacoli teatrali, sempre inerenti al tema. Per la scelta dei films ho chiesto dei suggerimenti all’Associazione Snoq, che mi ha anche consigliato lo spettacolo “Simili Differenze”, della compagnia Lucido Sottile; e mi sono avvalsa anche del supporto dell'associazione L’Alambicco. Il titolo l’ho scelto io. Così è nata la rassegna. 
Siamo circa a metà percorso: le sue aspettative sono state soddisfatte?
Elmas non è ancora preparata a queste iniziative, però devo dire che ha risposto bene, anche grazie al contributo degli uomini che hanno partecipato attivamente ai dibattiti successivi alle proiezioni. Sono soddisfatta.
Il 4 maggio l’ultimo appuntamento, con lo spettacolo teatrale “Lo scambio”, di Senio G.B. Dattena. E poi si spegneranno le luci e calerà il sipario o Elmas racconterà ancora il mondo delle donne?
Si, si parlerà ancora delle donne. Sto preparando un'altra rassegna per novembre, a cui affiancherò anche una presentazione letteraria. Sto cercando di coinvolgere sempre più le associazioni del territorio di Elmas ed i cittadini.
Un'ultima riflessione?
Vorrei che si sapesse che questa rassegna ha arricchito la mia vita e mi ha permesso di conoscere delle donne fantastiche.
16 aprile 2014