Stelle del cinema a “La Notte dei Poeti”
Giancarlo Giannini, Iaia Forte, e Marco Bocci (nel ruolo di Modì): al Teatro Romano di Nora dall'11 al 25 luglio tra parole e note, storie ed emozioni
Un insulto icastico - «Brutta bottana industriale socialdemocratica!» - riassume il senso di un intero film, quel “Travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto”, commedia grottesca e amara firmata da Lina Wertmüller e magnificamente interpretata da Giancarlo Giannini e Mariangela Melato, girata sulle coste dell'Isola.
Trent'anni dopo – al culmine di un'intensa carriera che l'ha visto protagonista sul grande e sul piccolo schermo, dall'humour graffiante e la vivace satira della regista, alle pellicole di Risi e Lattuada, Marco Vicario, Corbucci e Bolognini, da “L'innocente” di Visconti a “Lili Marleen” di Fassbinder, ai film di Monicelli, Montaldo, Scola, Lizzani, Alfonso Arau e Ridley Scott, Ferrara, i Taviani, Ferrara e Francisco José Fernandez – l'attore ritorna in Sardegna per il XXXII Festival La Notte dei Poeti firmato CeDAC.
Al Teatro Romano di Nora – venerdì 11 luglio alle 20 – vestirà i panni dell'interprete shakespeariano, sulle note del pianoforte di Giovanni Bellucci: dal crudele Jago, antagonista di Otello al malizioso folletto Puck nel “Sogno di una notte di mezza estate” - che dà il titolo al recital. L'artista, divo di fama internazionale, recentemente tornato dietro la macchina da presa (vent'anni dopo “Ternosecco”) per “Ti ho cercata in tutti i necrologi” darà prova del suo talento istrionico dando voce ai personaggi della “Tempesta”, da Ariel , spirito dell'aria al terrigno e sensuale Calibano, fino al mago Prospero che nel rinunciare ai suoi poteri evoca il prossimo addio alle scene del Bardo, nella sua per certi versi misteriosa, penultima pièce
Quasi un ritorno alle origini per Giancarlo Giannini, che dopo un “Sogno” diretto da Beppe Menegatti, si cimentò con successo in “Romeo e Giulietta” con la regia di Luca Zeffirelli, in una fortunata edizione approdata perfino all'Old Vic di Londra (e al Teatro Massimo di Cagliari): un'occasione per apprezzare dal vivo la bravura di un interprete strepitoso, capace di spaziare tra ironia e dramma, e quella sua voce inconfondibile (prestata a divi come Jack Nicholson, Al Pacino, Michael Douglas, Gérard Depardieu e Dustin Hoffman).
Incipit shakespeariano quindi con uno degli attori più noti e amati del nostro cinema, per il Festival “La Notte dei Poeti” che insiste sul connubio tra teatro e cinema puntando i riflettori, nell'ora del tramonto, su un'icona della settima arte come Iaia Forte, musa di Martone e Corsicato e con Marco Bocci, attore di teatro e cinema (da “I cavalieri che fecero l'impresa” di Avati a “Los Borgia” di Hernández ) e divo televisivo, da “Il bello delle donne” a “Incantesimo”, “Romanzo Criminale” e “Le mille e una notte”.
Una vita (anche) sul grande schermo è quella di Mohamed Ba – raccontata in “Va’ Pensiero, storie ambulanti” di Dagmawi Yimer, in cui l'attore e scrittore senegalese, vittima di un'aggressione, offre la sua testimonianza sul tentativo di rinascita dopo la violenza e le ferite. La drammatica realtà si stempera nella fiaba in “Il tempo dalla mia parte”, il suo primo romanzo in ligua italiana, che diventa spettacolo, intrecciato di parole e note, venerdì 18 luglio alle 20 in prima nazionale proprio al Teatro Romano di Nora, tra accenti barocchi e divagazioni rock del violoncello di Marco Ravasio.
Dopo l'incursione nel tango macho de Los Hermanos Macana – sabato 19 luglio alle 20 - con le raffinate e acrobatche coreografie dei fratelli Enrique e Guillermo de Fazio in “Tango Bar 2014”, spazio a Iaia Forte, attrice eclettica e carismatica, un volto e un corpo che “bucano” lo schermo, e solido background teatrale (diplomata al Centro Sperimentale di Cinematografia, ha debuttato in teatro con Toni Servillo, vincendo per “Il misantropo” di Molière il Premio della Critica come migliore attrice; ha collaborato con i Teatri Uniti, e con artisti come Leo De Berardinis, Mario Martone, Carlo Cecchi, Federico Tiezzi e Emma Dante).
Reduce dalla tournée internazionale con le “Operette Morali” dirette da Martone, e dal successo de “La grande bellezza” di Paolo Sorrentino, chiamata a rappresentare l'Italia in America e attesa in Cina nel prossimo autunno, l'attrice partenopea porterà a Nora un piccolo gioiello teatrale, “Hanno Tutti Ragione”, quasi un one-(wo)man-show in cui interpreta il ruolo en travesti di Tony Pagoda, cantante melodico napoletano al centro dell'omonimo romanzo di Sorrentino (già portato sullo schermo da Toni Servillo).
Storia di un napoletano proiettato sui palcoscenici d'oltreoceano, tra applausi e fama, e i segnali di un'inevitabile decadenza: un racconto emblematico, reso con verve, sensibilità e intelligenza, e piglio decisamente maschile dall'interprete che in film come “Libera”, “I buchi neri”, “I vesuviani”, “Chimera”, “Il seme della discordia” - e ancora in “Nitrato d'argento” di Marco Ferreri e “L'una e l'altra” di Maurizio Nichetti, fino a “Il volto di un'altra” di Corsicato ha saputo incarnare fascino e mistero, e un'idea di donna esplosiva e sensuale, fragile e forte, tenera e inquieta, ambigua ma sempre squisitamente e prepotentemente femminile.
Suggellerà il XXXII Festival “La Notte dei Poeti” del CeDAC, dopo le incursioni teatrali tra la spiaggia davanti alla chiesetta di Sant'Efisio a Nora (sabato 12 alle 18) con il “Circus Maccus!” ideato e diretto da Virginia Viviano, e a Casa Frau nel centro di Pula con “Il Fil'Armonico” del Teatro Tages (martedì 15) e (giovedì 17 alle 22) con “Bestie Feroci Revolution” del Teatro dallarmadio (operina modulare di e con Fabio Marceddu e Antonello Murgia), e i laboratori de La Notte dei Piccoli Poeti, in anteprima nazionale un progetto dedicato ad Amedeo Modigliani.
S'intitola infatti “Modigliani et ses femmes” la pièce scritta e diretta da Angelo Longoni e ispirata al pittore livornese, che andrà in scena in forma di mise en espace – venerdì 25 luglio alle 20 al Teatro Romano di Nora – con Marco Bocci, brillante attore in carriera (e fresco sposo di Laura Chiatti) nel ruolo di Modì.
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